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mercoledì 25 luglio 2012

VERGOGNA! Ma se volete potete iniziare a riscattarvi.

                                                                 Matteo



LA MORTE DI MATTEO, IN UN INCIDENTE AVVENUTO MONTANDO IL PALCO PER IL CONCERTO DI UNA NOTA CANTANTE

L'INAIL RISARCISCE CON MENO DI DUE MILA EURO. E I SOLDI PER LA SUA FAMIGLIA SARANNO SOLO QUELLI PERCHE' ALL'INAIL NON RISULTA CHE LUI MANTENESSE LA FAMIGLIA
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/07/24/news/crollo_palco_pausini_2000_euro_per_la_morte_di_matteo_la_madre_quei_soldi_offendono_la_dignit-39634677/

LA MAMMA DI MATTEO SI RIBELLA (DA TGCOM24)


L'INAIL AVREBBE IL COMPITO DI (dal suo sito istituzionale):
"L’INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, persegue una pluralità di obiettivi: ridurre il fenomeno infortunistico; assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio; garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro. L’assicurazione, obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose, tutela il lavoratore contro i danni derivanti da infortuni e malattie professionali causati dalla attività lavorativa. L’assicurazione esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente ai danni subiti dai propri dipendenti. La tutela nei confronti dei lavoratori, anche a seguito delle recenti innovazioni normative, ha assunto sempre più le caratteristiche di sistema integrato di tutela, che va dagli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro, alle prestazioni sanitarie ed economiche, alle cure, riabilitazione e reinserimento nella vita sociale e lavorativa nei confronti di coloro che hanno già subito danni fisici a seguito di infortunio o malattia professionale. Allo scopo di contribuire a ridurre il fenomeno infortunistico l’INAIL realizza inoltre importanti iniziative mirate al monitoraggio continuo dell’andamento dell’occupazione e degli infortuni, alla formazione e consulenza alle piccole e medie imprese in materia di prevenzione, al finanziamento imprese che investono in sicurezza. "

E' NOTO CHE L'INAIL VANTA UN AVANZO DI 18 MILIARDI DI EURO, A DIFFERENZA DI TANTI ALTRI ENTI IN PASSIVO.
SE E' STATO SALVATO DALLA SPENDING REVIEW SIGNIFICA CHE SI E' CONVINTI CHE ANCORA SERVA A QUALCOSA.
PER DARE UN'IDEA, UN DIRIGENTE INAIL GUADAGNA ALMENO 4.000 EURO AL MESE. DUNQUE PER L'INAIL LA VITA DI UN RAGAZZO DI 31 ANNI VALE QUANTO 15 GG DI LAVORO DI UN PROPRIO DIRIGENTE.
Caro Presidente Napolitano, caro Presidente Monti, caro Ministro Fornero (sempre che nel frattempo non abbia dichiarato che oltre al Lavoro, neppure la Sicurezza sia un diritto costituzionalmente garantito...), cari Partiti:
le leggi vanno rispettate (sempre) ma a noi sembra assurdo che in pochi giorni si riesca a riformare la Costituzione (in senso semipresidenzialistico) e non si trovi il modo, tecnicamente, di dare sollievo a una famiglia così ingiustamente colpita.
DIMOSTRATECI DI SAPER DARE VERAMENTE UNA SPERANZA A QUESTO PAESE!

martedì 24 luglio 2012

SALUTIAMO L'UNCI IN OCCASIONE DEL SUO PRIMO CONGRESSO STRAORDINARIO NAZIONALE (ROMA,26-27 LUGLIO 2012)

Dopo una fase lunghissima di dissidi interni, a stento stemperati dalla autorevole presenza sinergica della alleata Coldiretti, l'UNCI, Unione Nazionale Cooperative Italiane, terza centrale cooperativa del Paese approda al suo 1° Congresso straordinario.
Per chi non fosse molto addentro al mondo sindacale cooperativo, ricordiamo che da anni l'UNCI, assieme prima alla CISAL e poi alla CONFSAL, è storicamente la fautrice , in campo cooperativo, della principale contrattazione collettiva nazionale di lavoro “alternativa” a quella, altrettanto storica, promossa da CGIL, CISL,UIL e Alleanza delle Cooperative (Legacoop, Confcooperative, AGCI). In realtà l'Alleanza Cooperativa spesso definisce quella contrattazione alternativa come “pirata”. E la combatte aspramente, da anni, con l'aiuto di gran parte del mondo politico, di entrambi gli schieramenti.
Da una parte (UNCI/CONFSAL) si sostiene che la propria contrattazione è quella che meglio si adatta alla realtà cooperativa (socio coimprenditore, regolamento interno, flessibilità,modulazione dell'istituto del ristorno, anticiclicità) e accusa l'altro schieramento di portare avanti una contrattazione che conduce le cooperative fuori del mercato e le costringe al lavoro nero. Lo schieramento Triplice+Alleanza, d'altro canto, accusa la controparte di firmare contratti che riducono i diritti dei lavoratori, li umiliano, li sfruttano con minimi salariali indecenti al solo scopo di rubare il lavoro e gli appalti alle cooperative sane, giocando al massimo ribasso, con grave nocumento delle condizioni di lavoro e sicurezza. In sintesi, il “dumping” contrattuale.
Nonostante la recente esclusione dal CNEL dell'UNCI, nonostante ultime circolari ministeriali neghino ai contratti UNCI/CONFSAL la comparativa maggiore rappresentatività, le due realtà vanno avanti, hanno costituito i loro enti bilaterali, le loro casse edili, i loro fondi interprofessionali. Indipendentemente dallo squilibrio sofferto negli appoggi politici c'è da dire infatti che sia l'UNCI che la CONFSAL sono strutture solide e, in determinati settori, riscuotono più consensi degli avversari. Forse anche perchè i sindacati confederali non hanno mai ben digerito la realtà cooperativa e, addirittura, la CGIL mantiene in molte realtà un rapporto conflittuale con la stessa Legacoop. E poi, relativamente alla parte datoriale, i CCNL UNCI/CONFSAL sono talmente convenienti per chi voglia realizzare profitti tramite cooperative che non sono rari i fenomeni di “cornificazione” da parte di cooperative iscritte all'Alleanza le quali invece applicano la contrattazione alternativa.Grande impegno poi, negli ultimi tempi, c'è stato, soprattutto al nord e in particolare tra i soci di cooperative stranieri nel campo della logistica, da parte del sindacalismo di base (CUB, USB,COBAS, ecc.) scontratisi, guarda caso, proprio con cooperative che abbracciano i CCNL UNCI/CONFSAL, appaltatrici nei confronti della grande distribuzione..La questione dell'applicazione dell'uno o dell'altro CCNL è importante per la riscossione dei contributi delle aziende e per il disposto dell'art. 19 dello statuto dei lavoratori (possibilità di costituire le RSA nelle aziende con più di 15 dipendenti). Applicare un CCNL UNCI/CONFSAL quindi può produrre l'effetto, ad esempio (e ciò è iniziato ancor prima che Marchionne portasse tale idea su scala industriale), di espellere la CGIL dalla dialettica azienda/lavoratori. Di qui, tra l'altro, derivano le accuse alla CONFSAL da parte dei confederali di essere un sindacato “giallo” ossia promosso e finanziato dai datori di lavoro.
Come ALCOOP, Alleanza Lavoratori Cooperative aderente alla AGL siamo gli ultimi arrivati, esistendo solo da qualche mese e, quindi, ci riteniamo ancora puri e candidi rispetto a questo assurdo caos. Osserviamo che un povero lavoratore di questo settore senz'altro non si trova in un bell'ambiente, sia riguardo alla retribuzione e alle condizioni di lavoro sia relativamente al rapporto con sindacati di quel tipo.
Saranno i fatti, le vertenze, le lotte, i contratti che sottoscriveremo a provare la nostra positiva diversità e, visto che in Italia per fortuna abbiamo centinaia di sindacati e i lavoratori non sono sprovveduti, essi sapranno tra un po' di tempo, comparare e giudicare chi è veramente dalla loro parte e trarne le conseguenze dal punto di vista del tesseramento.
Concorrenza con gli altri sindacati dei lavoratori, dunque (ma anche, possibilmente, impegno unitario là dove ve ne siano le condizioni, nel superiore interesse dei lavoratori). E, auspicabilmente, costruttivi rapporti con tutte le parti datoriali, che nel nostro settore rispondono al nome di Legacoop, Confcooperative, UNCI, AGCI e UNICOOP.
Tra poco toccherà all'UNCI affrontare il massimo appuntamento della sua vita democratica e, nell'ottica di un miglioramento complessivo delle relazioni sindacali e del superamento di comportamenti non corretti, tuttora in atto, vorremmo ad essa rivolgere un appello. Quello di prestare grande attenzione all'attività degli enti bilaterali regionali che utilizzano la sigla UNCI nel campo delle certificazioni dei rapporti di lavoro i quali non devono piegarsi a logiche abusive.
Ecco, vorremmo appellarci alla dirigenza uscente e a quella che esordirà alla fine di questo congresso UNCI affinchè venga fatta pulizia di questi comportamenti discutibili, affinchè la contrattazione UNCI/CONFSAL , nelle prossime occasioni, abbia più cura dei livelli retributivi e delle condizioni dei lavoratori , augurando che in generale le relazioni sindacali nel settore cooperativo possano elevarsi ad una maggiore serenità e costruttività, tra tutti i soggetti in campo , di entrambi gli schieramenti.