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mercoledì 19 dicembre 2012

“ASPI” , “MINI-ASPI 2012” e “MINI-ASPI” : LE ULTERIORI ISTRUZIONI DELL'INPS SULLA NUOVA “DISOCCUPAZIONE”

L'INPS fornisce alcuni chiarimenti in merito all'Indennità di disoccupazione "mini-ASpI 2012":


L'INPS ritiene che l'ipotesi della procedura di licenziamento per giustificato motivo oggettivo conclusa in sede conciliativa con una risoluzione consensuale configuri un'ipotesi di cessazione involontaria del rapporto di lavoro, dando così titolo all’accesso alla tutela del reddito corrispondente:
http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2fMessaggi%2fMessaggio%20numero%2020830%20del%2018-12-2012.htm
L'INPS fornisce le istruzioni circa le nuove discipline, previste dall'articolo 2 della Legge n. 92/2012 (Riforma del Mercato del Lavoro), conosciute come: Indennità di disoccupazione ASpI e mini–ASpI:
http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2fCircolari%2fCircolare%20numero%20142%20del%2018-12-2012.htm

lunedì 17 dicembre 2012

ADDIO "Disoccupazione"! DALL'1.1.2013 ARRIVA L' "ASPI" (Assicurazione Sociale per l'Impiego)

L’articolo 2 della legge n. 92 del 28 giugno 2012 ha istituito, con decorrenza 1° gennaio 2013, l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI), con la funzione di fornire un’indennità mensile di disoccupazione ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione. L’ASpI – che sostituisce la preesistente assicurazione contro la disoccupazione involontaria – si caratterizza per l’ampliamento della platea dei soggetti tutelati, per l’aumento della misura e della durata delle indennità erogabili agli aventi diritto, nonchè per un sistema di finanziamento alimentato da un contributo ordinario e da maggiorazioni contributive.
Clicca qui sotto e leggi la Circolare INPS per capire come funziona:
http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2fCircolari%2fCircolare%20numero%20140%20del%2014-12-2012.htm

lunedì 10 dicembre 2012

I lavoratori della Scala lanciano volantini dal loggione

La Prima della Scala a Milano lo scorso 7 dicembre ha registrato verso la fine dello spettacolo, il lancio di volantini di protesta dal loggione. In sintesi, i lavoratori denunciano quanto segue.
*Tra i lavoratori, artisti compresi, che hanno lavorato al Teatro alla Scala, già ci sono otto morti per malattie correlate all’amianto
* licenziata la ballerina solista del Corpo di Ballo della Scala per aver parlato e scritto un libro sui disturbi alimentari e non solo delle giovani che entrano nel mondo della danza.
* Il “Teatro alla Scala” è classificato ad “Alto Rischio”. Ogni anno, l’edificio accoglie 400 mila spettatori. Sarebbero necessari 20 Vigili del Fuoco Interni. Attualmente sono ridotti a 12.
*Il personale di sala è sotto organico del 50%
* 300 cause depositate presso il Tribunale di Milano intentate dai lavoratori precari della Scala per essere stabilizzati
*Un numero spropositato di lavoratori inquadrati da anni con contratto a tempo indeterminato “a chiamata”
* nel Coro avvengono violazioni del Contratto Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche e degli Accordi Interni. La Commissione che seleziona gli aspiranti coristi ha denunciato l’illegittimità, a danno dei selezionati, causata dal trattenimento in servizio di un corista pensionato
(ne abbiamo parlato tempo fa qui:
http://alcom-agl.blogspot.it/2012/10/coro-della-scala-perche-lui-noanche-se.html )
* La “Fondazione Teatro alla Scala” è proprietaria di un edificio con parcheggio sotterraneo siti in Via Verdi. L’edificio viene lasciato vuoto
* la Direzione del Teatro che si occupa del settore “Acquisti di beni e servizi” ha indetto operazioni d’asta con affidamento ad Aziende con il 40% di ribasso
* Noleggiati mezzi di trasporto, lasciando fermi numerosi mezzi di proprietà della Scala.

Si tratta, come si vede, di una situazione scottante, comune a tanti teatri italiani, sofferta, oltre che dalla cittadinanza sensibile al teatro e alla cultura in generale, in particolare dai lavoratori impegnati in quelle strutture.
Attendiamo, dalla Fondazione e dalla Direzione, che venga chiarito il proprio punto di vista su quanto denunciato dai lavoratori che ci sembra abbastanza grave.
Ricordiamo che la Cultura è il futuro del nostro Paese, al contrario di altri settori ormai senza futuro ma sui quali vi è un investimento di risorse spropositato.
Siamo solidali con i lavoratori della Scala e con quelli di tutti i teatri italiani.

ALCOM-AGL