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ALCOOP-AGL E' COMPARTO DI AGL (AGL , Alleanza Generale del Lavoro (confederazione sindacale dei lavoratori) codice fiscale: 97624870156; atto costitutivo (e statuto) registrato presso l'Agenzia delle Entrate, DP I MILANO-UT di Milano 1, in data 04/06/2012, serie 3, n.7107- sede naz.le: Via Privata Duccio di Boninsegna 21, 20145 Milano, presso A.N.V.G. Associazione Nazionale Volontari di Guerra-Federazione di Milano, tel.3886296743, fax +39/1782736932, Whatsapp 3455242051, e-mail agl.alleanzageneraledellavoro@gmail.com ; e-mail certificata: alleanzageneraledellavoro@pec.it )

venerdì 19 ottobre 2012

venerdì 12 ottobre 2012

SILURO DEL GOVERNO AI PESCHERECCI

Con il DDL Stabilità il Governo taglia le agevolazioni previdenziali della legge 30/98. Potrebbe essere la fine del settore ittico italiano. Rispetto allo sgravio contributivo del 70%, previsto per il 2013 dalla l.183/2011 (legge di stabilità 2012), la proposta di legge relativa al 2013 lo riduce al 63,2%. Peggio ancora negli anni successivi: 63,2 per il 2014; 57,5% per il 2015 fino al 50,3% a partire dal 2016. C'è il rischio di perdere gran parte dei posti di lavoro nell'intera filiera. Come già da noi più volte richiesto, il sistema avrebbe bisogno invece di una specifica e organica riforma previdenziale (mentre la normativa è , per il settore, risalente al 1958).
AGL Pesca scongiura il Governo di recedere da questo scellerato proposito e di andare a pescare le risorse di cui ha bisogno in altri e ben più ricchi mari!

GRAVE ATTACCO DEL GOVERNO ALLE COOPERATIVE SOCIALI

Aumento dell’IVA dal 4% al 10% per le cooperative sociali che prestano servizi socio – sanitari ed educativi, un provvedimento previsto nella Legge di Stabilità.
Anziché tradursi in maggiori entrate comporterà un disastro sociale perché indurrà maggiori spese per le ASL e i Comuni, riduzione dei servizi che colpirà le categorie più fragili e indifese (disabili, malati terminali, anziani e minori che vivono situazioni di emarginazione sociale e disadattamento) e le loro famiglie che vedranno ridursi i servizi o aumentare i costi.
AGL: Il Governo ritiri questo provvedimento!

lunedì 8 ottobre 2012

SCANDALO COOPERATIVE EDILIZIE LAZIO E VIGILANZA STATALE

dal sito:
http://www.regione.lazio.it/rl_consumatore/?vw=newsDettaglio&id=358

"""""""""""CASA/BUONTEMPO, A MAGISTRATURA DOSSIER SU COOPERATIVE EDILIZIE

04/10/2012 - "In Regione Lazio ho scoperto situazioni scandalose nel settore dell'edilizia sociale, con imprenditori e cooperative che hanno ricevuto risorse economiche, anche nella misura del cento per cento, per costruire abitazioni che poi hanno affittato a prezzi di mercato, facendo leva su convenzioni sbagliate stipulate con i Comuni. I costruttori e le cooperative hanno guadagnato tre, quattro, otto volte di più, mentre i cittadini sono stati massacrati. Nei prossimi giorni fornirò alla magistratura un dettagliato dossier al riguardo". Lo ha detto l'assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio, Teodoro Buontempo, a margine del convegno "Regione Lazio, un patto sociale per la casa". L'incontro, organizzato dal presidente dell'Ater della Provincia di Roma, Massimo Cacciotti, si è svolto questa mattina a Carpineto Romano e ha riunito i vertici delle sette aziende di edilizia residenziale pubblica del Lazio. Presente anche il presidente nazionale di Federcasa, Emidio Ettore Isacchini. Nel corso del suo intervento, Buontempo ha poi sottolineato che "le Ater non avrebbero dovuto pagare l'Imu, una tassa iniqua e assolutamente dannosa per le aziende che si occupano di edilizia pubblica". "Che cosa avrebbero fatto lo Stato e i Comuni, nel caso di una disobbedienza collettiva? - si è chiesto Buontempo - avrebbero sequestrato gli immobili Ater? Forse - ha concluso - per alcune Ater sarebbe stato un bene, perché poi lo Stato avrebbe dovuto provvedere direttamente alla manutenzione degli immobili".""""""""""
ALP-AGL ISPETTORI DI SOCIETA' COOPERATIVE:
La vigilanza sulle società cooperative, anche su quelle di edilizia abitazione, è stata competenza fino al 2001 del Ministero del Lavoro, poi del Ministero dello Sviluppo Economico.Chi legge sa della situazione disastrosa, dal punto di vista della mutualità, in cui si trovano queste imprese.
Se la legge venisse rispettata, ogni anno alla porta di ogni cooperativa edilizia iscritta all'Albo Nazionale Cooperative Edilizie presso il Ministero dello Sviluppo Economico (le sole che possono legittimamente godere di finanziamenti pubblici) dovrebbe bussare un ispettore di cooperative ministeriale il quale avrebbe il compito di verificare, in maniera approfondita, che non trattasi di cooperativa spuria (=fasulla) bensì meritevole di agevolazioni.E in caso negativo di diffidarla e di proporne il commissariamento. E di fare le segnalazioni agli altri Organi di vigilanza. Capillarmente. Prima che sia troppo tardi, prima che le famiglie finiscano sul lastrico.
Questa frequenza annuale non è mai stata rispettata perchè da anni il Ministero del Lavoro (cui appartengono ancora per lo più gli ispettori che al di fuori dell'orario di servizio, su incarico del MISE, svolgono questa attività) non facilita questi funzionari e non concede loro, in caso lo volessero, di transitare nei ruoli del Ministero dello Sviluppo Economico occupandosi solo di cooperative . Addirittura il direttore generale del personale del ministero del lavoro da anni si rifiuta perfino di incontrare i sindacati su questo argomento. Preferisce evidentemente occuparsi di buoni pasto. D'altro canto, la reazione a questo atteggiamento del direttore generale degli enti cooperativi del MISE è blanda e inconsistente.
Ci appelliamo pertanto al Presidente Monti, al Ministro Patroni Griffi, ai Ministri Fornero e Passera affinchè questa situazione sia risolta una volta per tutte, intervenendo su quei dirigenti un pò distratti, mettendo in condizione la vigilanza sulle cooperative esercitata dallo Stato di compiere il suo dovere. Perchè la casa è un argomento su cui anche gli italiani più buoni possono perdere la pazienza: E questa situazione non riguarda solo il Lazio.

lunedì 1 ottobre 2012

ISPETTORI DI COOPERATIVE: SCONCERTANTI DIRETTIVE MINISTERIALI

Sconcertante Direttiva datata 27.9.2012 “sul corretto espletamento dell'attività di vigilanza” agli ispettori di società cooperative ministeriali da parte del direttore generale per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi del Ministero dello Sviluppo Economico.

In essa, tra le altre cose, è contenuta una “stretta” repressiva nei confronti degli ispettori.I n particolare, dopo anni, la direzione afferma che la qualità dei verbali è diminuita perchè gli ispettori proporrebbero provvedimenti errati e inapplicabili. Fino a ieri in caso di supposte carenze veniva utilizzato l'istituto del “supplemento di revisione” . Ora sembra che, invece, in presenza chissà di quale esigenza, in caso di difformità tra quanto valutato dall'ispettore e quanto “visto” dal Ministero, il verbale passi ad “interni” del Ministero i quali riesaminano statuto e bilancio e mutano la proposta di provvedimento secondo gli orientamenti ministeriali. Ora, ciò in questi anni è comunque sempre avvenuto. C'è da pensare dunque che al Ministero desiderino che la responsabilità di una situazione dubbia se la prenda tutta l'ispettore, consentendo al centro di far passare solo i verbali con cui si concorda evitando, alla radice, che arrivino verbali non condivisi e scomodi. Quindi un problema “politico”, non tecnico perchè, appunto, nel caso di errore tecnico esiste il supplemento di revisione (non retribuito). Potrebbe sostenersi che l'onere dell'esame (più di un bilancio) discende dal non rispetto della frequenza annuale o biennale delle revisioni. Ma questo è problema del Ministero che non forma validamente un congruo numero di ispettori (perchè non ci sono i soldi o perchè non lo si vuole?) non certo una colpa attribuibile ai revisori.

Si parla poi di una “scheda valutativa” redatta dai “referenti territoriali” . Avremmo gradito che fosse esplicitata la fonte giuridica di tali novità.E a che punto ne fosse l'effettiva applicazione. La direzione generale della cooperazione si è distinta da anni per una certa lentezza (perchè non ci sono stati i soldi o perchè non è stato voluto?) nell'adozione di novità. Non vorremmo che si trattasse dell'apparizione, nel firmamento di Viale Boston, della luce di astri brunettiani ormai morti.

Altra sorpresa: in un successivo passaggio sembra che l'attività di vigilanza e quella formativa non vengano programmate abitualmente dalla direzione ma che questa esigenza sorga adesso solo a seguito di questi fantomatici verbali “insufficienti”. Deve essere successo qualcosa di grave a carico di qualche importante cooperativa se all'improvviso si è deciso di compiere questa rivoluzione epocale. Poco male: vuoi vedere che il Ministero dello Sviluppo Economico sta saltando gli step evolutivi e sta per diventare l'unico Ministero che, in Italia “forma” e “programma”?

Grande innovazione da parte del direttore è anche quella dell'individuazione di una nuova fattispecie di provvedimento disciplinare , quella della “sospensione dell'attività”, a questo punto interamministrazioni e, sembra, senza procedimento e senza garanzie per l'ispettore.

Nel caso in cui poi l'ispettore, in una attività espressione dei poteri dello Stato, usa la carta intestata della sua Amministrazione, scatterebbe perfino la segnalazione disciplinare alla Amministrazione di appartenenza. Domandiamo: il Min. Sviluppo Economico detiene dal 2001 la vigilanza sulle cooperative.In 11 anni a qualcuno dei dirigenti è mai venuto in mente di fornire i revisori quanto meno di carta intestata del MISE? E di pagare ai revisori le spese postali? Si sarebbe evitato il “fai da te” e avremmo risparmiato ai detrattori della Pubblica Amministrazione le quattro risate alla vista di “ispettori” che, oltre a non avere più un tesserino di riconoscimento, usano le buste bianche (quelle per gli auguri di Natale).

Ricordiamo al direttore generale che nel MISE non vigono i principi della giustizia sportiva. Se ha tutta questa voglia di squalifiche e sospensioni immediate dall'attività può fare domanda di trasferimento al Ministero dello Sport e Spettacolo o a qualche ente preposto (sappiamo che, per il calcio scommesse, c'è molta domanda di risorse umane in quel settore).

In altro articolo, cui rinviamo, abbiamo già valutato le nuove sanzioni per le cooperative:


Il direttore ne parla ma, in sostanza, solo per dire ai revisori di aggiungere un trafiletto per “avvertire” i soggetti che esistono tali nuove sanzioni che neppure lui sa con quale iter verranno eventualmente irrogate e da chi. E se non lo sa lui...

Conclusione: abbiamo ancor più l'impressione che le cooperative continueranno tranquille ogni tipo di attività, anche illecita. In compenso, se qualche ispettore voleva incrementare quantitativamente e qualitamente la propria attività, è stato, con questa direttiva, sufficientemente “avvertito”.

Ah, dimenticavamo. Gli omologhi revisori di società cooperative (quelli privati, nominati dalle Centrali Cooperative) hanno dalla direzione generale lo stesso trattamento? O si è ritenuto ciò “superfluo” in quanto già sufficientemente “educati e istruiti”?



ALP-AGL Ispettori di Società Cooperative